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Nell'arte applicata del primo Novecento, la rosa, di derivazione goticheggiante e preraffaellita, è tra i temi più rappresentati. Simbolo di grazia e purezza, di caducità e di passione, la regina dei fiori si addice sia al naturalismo dell'Art Nouveau, sia al successivo linguaggio geometrico dell'Art Déco. Attraverso quaranta opere - ceramiche, porcellane, vasi di vetro o di bronzo, arredi, gioielli di corallo, oro e avorio, vetrate e cartoni preparatori - provenienti dalla collezione permanente della Casina delle Civette di Roma, da collezioni private e da raccolte di importanti istituzioni specializzate - quali il Museo Richard-Ginori delle Porcellane di Doccia o il Museo Stibbert di Firenze -, il volume indaga la presenza della rosa nell'arte della prima metà del XX secolo, il suo significato iconografico e la sua fortuna. Il catalogo è introdotto da un testo di Andreina d'Agliano.